Condizionatori e Corona Virus. Sanificare Significa Prevenire?

coronavirus e condizionatori

L’Italia in questo momento è scossa dai noti eventi legati alla diffusione del Covid-19 (Coronavirus). Il virus si trasmette per via aerea ed è necessario prendere ogni precauzione per evitare il contagio attraverso le linee guida emanate dal governo. Noi tecnici addetti all’assistenza condizionatori allora ci siamo posti la domanda: “può un condizionatore non sanificato far circolare il coronavirus negli ambienti chiusi?”.

Sanificare il condizionatore può aiutare contro il Coronavirus?

Non siamo né medici, né scienziati per cui non possiamo rispondere a questa domanda. Quello che ci siamo limitati a fare è cercare l’argomento sul web, per capire se questo problema sia stato già affrontato da qualcuno. Riportiamo quindi quanto trovato in rete in maniera del tutto neutrale, evidenziando la differenza che passa tra condizionatori d’aria che si trovano in casa (è il caso dei monosplit e dei multi split) e condizionatori centralizzati che di solito si trovano negli uffici.

Per i condizionatori domestici monosplit e multisplit il problema non sembra esistere

L’esperto cinese Jiang Yi, membro dell’Accademia cinese di ingegneria e vice direttore della Chinese Association of Refrigeration, ha dichiarato in un’intervista esclusiva concessa a News Radio FM 90.5 che le famiglie possono usare tranquillamente i condizionatori d’aria.

In Cina, dove ha avuto origine il Coronavirus, l’80% delle famiglie ha in casa condizionatori monosplit e multisplit (come anche nelle case italiane). Questo significa che in realtà i condizionatori d’aria in ogni stanza sono indipendenti gli uni dagli altri, quindi non c’è alcun problema. Non hanno nulla a che fare con l’infezione da Covid-19.

Diverso il discorso per gli impianti centralizzati

Per quel che concerne gli impianti di condizionamento centralizzati, bisogna prendere delle precauzioni come la ventilazione con disattivazione dell’aria di ritorno. Inoltre gioca un ruolo molto importante la pulizia  della zona dove esce l’aria, i condotti di ritorno e altre parti.

Jiang Yi afferma che la prevenzione va portata avanti in maniera normale, senza abbassare la guardia ma neanche stando a guardare il coronavirus come un grande nemico.

Arieggiare gli ambienti è molto importante

Aprire le finestre per far arieggiare gli ambienti è la cosa più importante. Assicurarsi quindi di avere una buona ventilazione degli ambienti.

Fonte: http://italian.cri.cn/mychina/notizie/3210/20200219/423493.html


Napoli Fan page invece, in questo articolo, riporta la notizia secondo la quale il Comune di Napoli avrebbe vagliato la possibilità di disinfezione per gli impianti centralizzati di aerazione e condizionamento. Non sappiamo se questa proposta sia stata accolta. Nelle misure preventive dichiarate sul sito istituzionale si parla di interventi di igienizzazione degli spazi comunali adibiti ad uffici con accesso di pubblico e degli spazi comuni.

La nostra posizione rispetto al problema

Quello che ci sentiamo di dire è che l’esperto cinese ha spiegato con molta chiarezza la non pericolosità degli impianti domestici di aria condizionata. Ma ci sentiamo di aggiungere che la sanificazione dei condizionatori d’aria è una prassi prevista normalmente, che deve essere fatta ogni anno per evitare la diffusione di batteri e del virus della legionella dentro l’ambiente domestico o in ufficio. Quindi niente panico e attenersi alle linee guida emanate dal Governo che per comodità riportiamo sotto.

  1. lavarsi spesso le mani;
  2. evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  3. non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
  4. coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
  5. non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
  6. pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
  7. usare la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate;
  8. i prodotti ‘Made in China’ e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi;
  9. contattare il numero verde 1500 in caso di febbre o tosse e se si è tornato dalla Cina da meno di 14 giorni;
  10. gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

Quanto scritto non è un parere scientifico, né possiamo essere in grado di esprimerlo. Abbiamo solo riportato quanto trovato in rete sull’argomento. I siti sui quali abbiamo trovato le informazioni sono citati, con link alle pagine che riportano le notizie, all’interno dell’articolo. Per approfondire il discorso è possibile rivolgersi agli enti preposti.